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Il borgo si sviluppa lungo il crinale di un'ampia collina, sulla riva sinistra del Cesano, col profilo dei monti Catria e Acuto ben visibili all'orizzonte, e si caratterizza per la struttura urbana medievale ancora chiaramente leggibile. Conserva infatti integro il possente circuito murario scarpato, con l'unica porta d'accesso a torre, ora raggiungibile attraverso una rampa su arcata in muratura, che supera il dislivello dell'antico fossato. L'aspetto omogeneo di tali opere a carattere difensivo è garantito dall'uso dello stesso materiale costruttivo, il laterizio, impiegato sia per i paramenti murari, gli archivolti e i barbacani, che per le membrature e la copertura cuspidata della più tarda torre campanaria, edificata in asse sulla porta. L'impianto urbano, di forma allungata, si estende lungo una via principale ad andamento rettilineo, sul cui lato orientale affacciano la pregevole chiesa parrocchiale e alcuni palazzi gentilizi, ed un asse secondario, anch'esso a sviluppo longitudinale, entrambi convergenti in un ampio slargo all'estremità nord. Tra le due strade si allinea una doppia fila di case, articolate su due-tre livelli e realizzate in muratura di mattoni con finitura ad intonaco colorato; un'ulteriore serie di abitazioni in linea ha come matrice il circuito murario, attestandosi, a sud-ovest, lungo l'anello viario panoramico che vi corre a ridosso. Come in molti borghi della zona, il costante rapporto tra le dimensioni spaziali dell'abitato medievale e l'immensa distesa del territorio collinare che lo circonda, è l'elemento qualificante sotto il profilo paesaggistico. Si ipotizza che le remote origini del borgo risalgano all'epoca tardo-imperiale, quando gli abitanti dell'antica città di Suasa, all'indomani della sua distruzione, cercarono rifugio nei colli vicini fondando così un primo insediamento. Le fonti storiche documentano lo sviluppo del borgo ad opera dei monaci benedettini e la prima data certa della sua esistenza risale al 1193. In seguito il castello venne incluso nel contado di Fano, quindi entrò a far parte del vicariato di Mondavio; divenne infine sede di amministrazione autonoma, finché nel 1865 fu accorpato al comune di Mondavio.
INFORMAZIONI- Giacitura: crinale
- Uso suolo: seminativo/coltura arborea e arbustiva
- Funzione del borgo: sede di potere religioso/sede di signoria
- Epoca di fondazione: altomedievale
- Percentuale abbandono: 55%
- Contesto ambientale: collinare
SERVIZI- Stazione ferroviaria: 23 Km
- Sede comunale: 4 Km
- Sede provinciale: 46 Km
- Autostrada: 21 Km
- Rete Elettrica: media tensione - aerea
- Trasformazione Elettrica: a terra su cabina
- Rete Pubblica Illuminazione: interna al borgo
- Rete Telefonia Fissa: aerea
- Rete Idrica: potabile
- Rete Fognaria: mista
- Raccolta Rifiuti: indifferenziata
- Rete Stradale: strada comunale